Il destino, a volte, ti sta stretto,

pur se fai solo quello ch’è corretto,

com’è successo tanto tempo fa,

del terremoto l’ anno cruciale,

quando fuggimmo dalla città.

 

Ai miei, allora, sembrò naturale

portar con se anche la vecchietta

che stava sola, a due rampe di scale.

Ma fu un male per la poveretta

cambiare i ritmi che lei aveva

 

Sognando sempre la sua cameretta,

si come uccellino si spegneva,

ma sorridendo, perché lì, dov’ era,

c’ era l’ amore e lei lo sapeva.

 

Ormai d’ amore non ce n’è tanto

però, se c’è, quale sublime incanto!