SYRIA STREET
di
Premio “ANTIGONE” 3^ edizione 2014
1^ classificata sez. tema libero - senior
C’ è una strada di periferia, tra i cedri e il mare
dove il fruscio di una bandiera al vento
lusinga il grilletto dei cecchini sui tetti.
Un leggero batter di ciglia, al calar del sole
è brusio di rabbia tra opposte sponde
sabbia negli occhi e vòre profonde nei muri groviera
messaggi d’ onde per la frontiera in fermento.
C’è una strada tra i cedri dove la sera scorre lenta
scandita dai grani del tasbeeh e il fumo di shisha
mentre le donne dai veli scuri, senza volto
su quella striscia di cemento muovono in fretta
ombre in fuga nei cieli di luna piena, trasparenza di vita.
Myrah scioglieva l’ infuso del tè nella tazzina nera
e gustava quell’ attimo di pace, straniera senza patria
nella casa dalle pareti scollate e stanche
ricamate dal piombo di vecchie e nuove granate
incubo per sogni ad occhi aperti, notte e giorno.
Il germoglio della verde mentha cresceva ignaro
sul bossolo di mortaio allestito a vaso
aslito di vita in quella stanza dilaniata e vinta.
La cura per quella pianta unico sollievo
di quella bimba cresciuta in fretta, senza speranza.
Ogni goccia succhiata dal rubinetto avaro
era stillato d’ amore verso quella semenza
flebile battito nell’ angosciosa attesa.
C’ è una strada nel ventre del mondo
fitta di botole e segreti, accesa d’ odio
dove i fori dentro i mattoni
sono grandi pupille sui balconi di fronte
mentre la fila armata dei carri, solenne
irrompe veemente, cerniera tra i palazzi
solcando la linea di perenne confine.
Esile tregua per lotte fraterne, momento di rara luce
scongiurando la fine.
C’ è una strada nel vicino Oriente, dai mille anfratti
dove i bambini fiondano pallottole colorate
mimando la guerra agognata dai padri, sotto le stelle
e le donne sono foglie nel vento, contorno amaro
soffio leggero tra le macerie, quelle del cuore.
C’è una strada di periferia, tra i cedri e il mare
senza più gloria…senza più amore.