Strana armonia nel nido stamane:

trambusto sconnesso, sospiri sommessi,

garriti stridenti, forzata allegria.

 

Una rondine vola fischiando nel cielo:

il suo grido è di gioia e disperazione.

Batte le ali con tutta la forza,

sfida il vento e l’ avverso; va lontano

a cercare il boccone più ghiotto,

e ritorna affannata al suo rondinotto.

 

Mentre lo guarda beccare contento,

spiega un’ ala e l’ avvolge tremante;

sente il suo battito, e più forte lo stringe,

vuole serbarlo in ogni sua parte.

 

È arrivato il momento sperato e temuto!

Crudele è il da farsi, ma lo vuole la vita.

Si sente scoppiare, raccoglie il coraggio

e con la morte nel cuore…lo spinge dal nido.

 

Un giovane trillo si perde nell’ aria;

è goffo il suo volo, va avanti e ritorna,

volteggia garrendo, un momento di stallo,

batte in fretta le ali e poi va verso il sole.

 

La rondine mamma rimane a guardare:

un acuto garrito sa d’ immensa ferita.

Troppo grande quel nido,

troppo vuoto il suo petto,

il cuore è volato col suo rondinotto.

 

Sotto l’ala il capino attutisce un lamento

Nessuno capisce quell’ immenso dolore;

non è canto, ma pianto e preghiera:

rendi sempre sereno il suo cielo, Signore!